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Decreto sostegni per il lavoro

Ecco il calendario delle principali misure:163095788_2053215414819106_4729827327016171958_o
  • Fino al 31/12/2021 proroghe e rinnovi contratti a termine senza causali;
  • Cigd ulteriori 28 settimane sino al 31/12/2021;
  • Cigo ulteriori 13 settimane sino al 30/06/2021 (no contributo addizionale) – SEMPLIFICAZIONE PROCEDURA DI INVIO DATI ALL’INPS;
  • Blocco dei licenziamenti sino al 30/06/2021 per chi può utilizzare Cigo e sino al 31/10/2021 per le altre imprese.
Scarica le diapositive complete con la sintesi di tutte le misure qui.
Per maggiori info visitate il sito lavoro.gov.it.

LEGGE DI BILANCIO 2021: tutte le novità

Di seguito riportiamo sinteticamente le novità che decorrono dal 2021, introdotte dai seguenti provvedimenti:Banner esterno legge di bilancio 2021

  • Legge di Bilancio 2021(Legge n. 178 del 30/12/2020 – G.U. n. 322 del 30/12/2020 –  Supplemento Ordinario n. 46);
  • D.L. n. 182 del 31/12/2020– G.U. n. 323 del 31/12/2020 – che rettifica l’art. 1 della L. 178/2020;
  • D.L. n. 183 del 31/12/2020 (Decreto Milleproroghe) – G.U. n. 323 del 31/12/2020 altri provvedimenti normativi.

Suddivideremo il riassunto in più tabelle aventi i seguenti argomenti: novità fiscali, novità INPS, novità INAIL e altre disposizioni.

Scarica qui la tabella per vedere nel dettaglio le novità di natura fiscale.

Scarica qui la tabella per vedere nel dettaglio le novità INPS.

Scarica qui la tabella per vedere nel dettaglio le novità INAIL.

Scarica qui la tabella per vedere nel dettaglio le altre disposizioni.

ISEE 2021: quali sono i documenti necessari?

0a5ca69c-fabd-43a7-8a31-0f77a83faf57_largeÈ possibile presentare le nuove domande DSU (ISEE) 2021 a partire dal 1° gennaio 2021; saranno attestate nei tempi previsti dalla normativa (10 giorni lavorativi) e avranno come data di scadenza il 31 dicembre 2021.

Si ricorda infatti che per le DSU (ISEE) sottoscritte a partire dal 2021 i redditi da inserire devono essere riferiti all’anno 2019, mentre i dati relativi al patrimonio mobiliare e immobiliare devono essere riferiti al 31/12/2019.

Trovate qui l’elenco dei documenti da presentare per predisporre la domanda.

Lo Studio Mariani rimane a disposizione per qualsiasi esigenza.

 

DL Ristori e Ristori bis: tutto quello che c’è da sapere per l’accesso ai contributi

OIPContributi a fondo perduto. Decreti Ristori e Ristori bis

Dal 20 novembre e fino al 15 gennaio 2021, è possibile inviare le domande di accesso ai contributi a fondo perduto previsti dai decreti “Ristori” e “Ristori bis” per i contribuenti che non avevano presentato l’istanza al precedente contributo previsto dal decreto “Rilancio”. Per chi aveva già presentato la domanda la scorsa primavera, infatti, l’accredito delle somme sul conto corrente avviene in maniera automatica.

Entrambi i contributi si rivolgono ai titolari di una partita Iva attivata in data antecedente al 25 ottobre 2020 e non cessata al momento della presentazione della domanda. In particolare, gli ulteriori requisiti per richiedere il contributo a fondo perduto del decreto “Ristori” sono due: esercitare come attività prevalente una di quelle rientranti nei codici Ateco elencati nella tabella dell’allegato 1 del decreto e avere avuto l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Quest’ultimo requisito non è invece necessario se la partita Iva era stata attivata a partire dal 1° gennaio 2019.

Il contributo previsto dal Decreto Ristori-bis è destinato esclusivamente ai titolari di partita iva che hanno il domicilio fiscale o la sede operativa nelle aree caratterizzate da uno scenario di massima gravità (le cosiddette regioni “rosse”). Gli altri requisiti sono analoghi a quelli del contributo del Decreto Ristori: esercitare come attività prevalente una di quelle rientranti nei codici Ateco elencati nella tabella contenuta questa volta nell’allegato 2 del Decreto Ristori bis; se titolari di una partita Iva aperta prima del 1° gennaio 2019, avere avuto l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 inferiore ai due terzi dell’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2019. Infine, sempre come per il contributo precedente, la partita Iva del richiedente deve essere stata attivata in data antecedente al 25 ottobre 2020 e non deve essere cessata al momento della presentazione della domanda.

Come presentare l’istanza

La domanda di accesso ai contributi va presentata via web mediante il portale “Fatture e corrispettivi” dell’Agenzia delle Entrate oppure attraverso l’utilizzo di un software di compilazione e un successivo invio attraverso l’applicativo “Desktop telematico”. L’autenticazione potrà avvenire con le credenziali Fiscoonline o Entratel dell’Agenzia, tramite Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, oppure mediante la Carta nazionale dei Servizi (Cns). Nell’istanza devono essere indicati i codici fiscali del richiedente, dell’eventuale rappresentante o intermediario, le informazioni sulla sussistenza dei requisiti e l’Iban del conto corrente su cui ricedere l’accredito.

Una nuova area tematica per tutti i ristori

Sul sito dell’Agenzia delle Entrate è stata creata una nuova area tematica, raggiungibile direttamente dalla Home page, che raggruppa le informazioni su tutti i contributi a fondo perduto finora istituiti. Al suo interno è possibile trovare informazioni sulla procedura di richiesta del contributo, sul calcolo delle somme spettanti, su cosa fare in caso di errori e sulle deleghe degli intermediari, oltre al riepilogo dei riferimenti normativi e dei provvedimenti emanati dall’Agenzia.

A questo link è possibile scaricare la guida relativa completa dell’Agenzia delle Entrate aggiornata a dicembre 2020.

Lo Studio Luisa Mariani è disponibile per qualsiasi approfondimento e per l’assistenza alla compilazione delle richieste di contributo.