Il 1° gennaio 2019 è scattato l’obbligo di passaggio al nuovo sistema di fatturazione tra i privati, che sostituisce la precedente modalità per tutti i professionisti. La nuova misura è stata prevista dal governo per contrastare l’evasione fiscale nel nostro Paese, che nel 2017 ha raggiunto l’importante cifra di 100 miliardi di euro di cui 35 miliardi solo dall’Iva evasa.

Chi riguarda
Il nuovo metodo di fatturazione, che passa esclusivamente da software digitali, riguarderà obbligatoriamente circa 5 milioni di professionisti ovvero tutti i detentori di partita Iva, ad esclusione di imprese e lavoratori autonomi che operano a regime agevolato o forfettario. Nessun obbligo nemmeno per i piccoli produttori agricoli. Inoltre, l’obbligo di fattura elettronica è previsto sia nel caso di un rapporto tra due titolari di partita Iva sia nel caso di un operatore commerciale con partita Iva e un cliente finale.

Come funziona
La fattura elettronica deve essere generata attraverso un dispositivo qualsiasi tra pc, tablet o smartphone, e viene trasmessa al cliente tramite il Sistema di Interscambio (SDI). Le fatture elettroniche sono prodotte e trasmesse soltanto in formato XML grazie a un programma apposito, e devono riportare tutti i dati che erano precedentemente inseriti nelle normali fatture cartacee e in più l’indirizzo telematico del cliente a cui inviare la fattura.

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